A partire dalla sua Autobiografia, il volume ricostruisce la vita di don Dolindo Ruotolo, sacerdote napoletano ricco di carismi. Di sé stesso dice: «Fui chiamato Dolindo, che significa dolore…» e il dolore è la nota costante della sua vita, ma è un dolore sempre illuminato dall’amore di Dio e sempre accolto come una grazia.
In un mondo come il nostro, in cui il dolore si fugge e si nasconde, don Dolindo insegna il valore profondo che la sofferenza acquista per l’anima; insegna il valore dell’obbedienza e del silenzio, in nome di un amore più grande.
«Quando vedi che le cose si complicano, di’ con gli occhi dell’anima chiusi: “Gesù, pensaci tu!”». Questo lui ha fatto per tutta la sua vita e questo ci invita a fare.
IL LIBRO CONTIENE L’ATTO DI ABBANDONO
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