Don Decio Cipolloni, affida a quanti, attratti dal titolo, si lasceranno invogliare a leggere almeno qualche pagina, alcuni suoi editoriali. Il contenuto degli articoli ha uno specifico taglio, quello della fede, passata al vaglio delle alterne vicende che ritmavano negli anni 2003-2010 la missione della Chiesa. Rileggendoli a distanza di anni, restano veri, attuali e provocatori, perché nascevano da quella sapienza evangelica, che segna così fortemente quanti a essa si ispirano. A chi si chiede il perché di questo titolo a un libro che non ha l’intento di narrare un’altra storia su Gesù, né di fare un trattato sistematico sulla fede, don Decio risponde: «Desidero invitare i lettori a ritrovare quasi in filigrana la presenza di Gesù in ogni avvenimento, in ogni sofferta e pensosa esperienza cristiana, in ogni constatazione del bene e del male che inficia la Chiesa, la cultura cristiana e la vita del nostro popolo». Un Gesù che sicuramente non vediamo, ma che non possiamo non incontrare in ogni evento, sia pubblico che privato, così come nel quotidiano di ogni persona.